Il camoscio

Il camoscio

Rupicapra rupicapra

Il re della montagna vive in quote elevate, comprese tra i 1500 e i 3000 metri, in estate le praterie mentre in inverno nei boschi di conifere.

Assomiglia nell'aspetto a una capra e sia i maschi che le femmine sono dotati di piccole corna nere con la punta rivolta all'indietro. La femmina presenta delle corna meno uncinate e più distanziate man mano che salgono.

La lunghezza totale del corpo, misurata dall'estremità della testa alla radice della coda, varia tra 130 cm e 150 cm nel maschio, e tra 105 cm e 125 cm nella femmina. L'altezza, misurata al garrese, varia tra 85 cm e 92 cm nel maschio e tra 70 cm e 78 cm nella femmina.

Il peso corporeo è influenzato innanzitutto dall'età e dal sesso, e il valore massimo viene raggiunto intorno ai 5-9 anni: nei maschi adulti tale valore può raggiungere i 50 kg, nelle femmine adulte i 40–42 kg. Negli yearling (animali di un anno compiuto) il peso si aggira sui 15–20 kg.
Il peso varia notevolmente nel corso dell'anno. I valori massimi si raggiungono nel periodo di maggiore accumulo del grasso, che corrisponde al mese di ottobre. I maschi adulti, al termine del periodo riproduttivo, arrivano a perdere quasi un terzo del loro peso corporeo, a causa del forte dispendio energetico durante le lotte tra rivali.

La livrea invernale è di colore marrone scuro, quella estiva di colore più chiaro. Il pelo del camoscio è utile per l'isolamento termico, necessario alla sopravivvenza in climi rigidi.

Il camoscio ha subìto adattamenti morfologici e fisiologici che gli hanno permesso di sopravvivere in ambienti dirupati e con forte innevamento. Particolarmente adatto per la vita in montagna è lo zoccolo bidattilo (3º e 4º dito) con parti e durezza differenziate: il bordo esterno, duro ed affilato, permette di sfruttare i più piccoli appigli sulla roccia, mentre i morbidi polpastrelli, aumentando l'attrito, evitano le cadute e le scivolate in discesa.
Le dita dello zoccolo sono divaricabili e munite di una membrana interdigitale che fornisce una più ampia superficie d'appoggio, consentendo agili spostamenti anche sulla neve.

La natura in valle Anzasca