Prodotti tipici della Valle Anzasca
Un cesto ricco di delizie: si potrebbe presentare così la prelibata offerta gastronomica della Valle Anzasca, con i suoi piccoli produttori che valorizzano produzioni a km0. Dai salumi ai mieli e alle confetture, dai formaggi d'alpeggio all'infinita varietà di salumi, le golosità da assaggiare nei ristoranti o agriturismi locali o da acquistare (per “portarsi a casa” il ricordo più gustoso della propria vacanza) sono davvero numerose.
Nell'Ottocento, quando a Macugnaga arrivavano i primi viaggiatori inglesi venivano accolti in due modeste locande con zuppa scozzese e carne di marmotta: cibi allora molto apprezzati. Oggi la gastronomia si è arricchita di specialità nostrane cui si aggiunge una cucina in grado di accontentare pienamente i vostri gusti, sicuramente anche con qualche piacevole sorpresa grazie ad alcune ricette sapientemente rivisitate. Oltre ai salumi, formaggi e polente locali la tradizione Walser comprende la "pasta alla Macugnaghese", un tempo piatto povero, oggi proposto da tutti i ristoratori. Un altro ingrediente tipico è la segale, viene seminata ad ottobre e sarà matura all’inizio dell’autunno dell’anno successivo, alcune qualità sopravvivono senza problemi a 1900 m di altitudine. Questo prodotto viene utilizzato in grande priorità per la realizzazione dei piatti tipici e molto spesso durante l’anno vengono cotte le pagnotte di segale all’interno dei forni tipici con la tradizionale cottura a legna.
Totalmente naturale e ricavato esclusivamente dal cuore dei fiori, il miele della Valle Anzasca è realizzato con passione da piccoli produttori che in questo angolo di Alpi producono nettare d’acacia, di castagno, tiglio, rododendro e di pregiata flora alpina.
Coltivazioni protette dal Monte Rosa e gestite con metodo biologico consentono di produrre deliziosi piccoli frutti: mirtilli, more, lamponi, ribes, fragole, da gustare in purezza oppure, dopo una sapiente lavorazione, trasformati in golose confetture.
Anche l'allevamento è un settore prezioso per la Valle Anzasca: mestiere, quello dell'allevatore, molto radicato in passato, e che oggi – anche grazie a giovani e appassionati allevatori – torna ad essere un tassello fondamentale per il futuro economico della valle. Oltre ai tradizionali allevamenti di pecore, capre e mucche, in Valle Anzasca è stato da poco reintrodotto l'allevamento allo stato semibrado del maiale “Nero Piemontese”. Da questi allevamenti (e non solo) derivano produzioni di alta qualità: salame, mortadella di fegato, bresaola, mocette di cervo o cinghiale, lardo alle erbe, pancetta tesa, lonze, filetti di maiale e violini di agnello, capriolo, camoscio e capra, cacciatori di cervo o cinghiale. Un trionfo di salumi locali, da accompagnare magari con composte a km0 e da un buon calice di vino ossolano.
Ampi pascoli, ricchi di erbe profumate, garantiscono materia prima di qualità per la produzione di formaggi delicati freschi o stagionati, caciottine dolci, tome d'alpeggio dal sapore inconfondibile, squisite ricotte di mucca o capra, primo sale, burro e altre delizie a base di buon latte di montagna.
Un patrimonio di sapori unici, frutto di lavorazioni artigianali che contraddistinguono da sempre i prodotti gastronomici di questo angolo alpino, spesso realizzati con metodi biologici e sostenibili, nel rispetto degli animali e della biodiversità, garantendo sempre altissima qualità.