Il cervo
Cervus elaphus
Il cervo, mammifero ruminante, è un animale possente e il maschio può raggiungere il peso di 350 kg.
I maschi adulti possono essere lunghi sino a 2,55 m e alti, al garrese, sino a 1.50 m, con un peso che va da 200 a più di 250 kg nei casi eccezionali. La femmina è notevolmente più piccola e raggiunge solo eccezionalmente i 2 m di lunghezza e i 150 kg di peso. A queste misure va aggiunta la coda, che in ogni caso non supera i 20 cm di lunghezza.
Il manto è rossiccio in estate, marrone-grigio in inverno.
I maschi possiedono imponenti corna ramificate che cadono in tardo autunno e vengono rinnovate in primavera. L'età degli esemplari può essere approssimativamente stabilita dal numero di ramificazioni presenti sulle corna.
Abita i boschi di media montagna e si accoppia da settembre a ottobre. In questo periodo, nelle ore notturne, è facile ascoltare il bramito, richiamo amoroso emesso dal maschio che si unisce ai branchi di femmine.
Il cervo nobile deve il suo nome al portamento altezzoso: con il collo eretto e la camminata elegante, si muove leggero ed elegante nei boschi più fitti, nelle praterie a diverse altitudini; è maestoso, veemente e veloce nel trotto e nel galoppo, tanto che in piena corsa può raggiungere e superare i 60 km/h, agile e abile nel salto che, talvolta, può raggiungere in altezza anche i 2 m e più del doppio in lunghezza.
Una certa importanza assumono, soprattutto in funzione della caccia, le impronte che gli zoccoli del cervo lasciano sul terreno.
Sia i maschi che le femmine vivono in gruppi monosessuali, con queste ultime che portano con sé anche i cuccioli non ancora indipendenti.
Nell'ambito dei gruppi, solitamente vi sono sempre un paio di esemplari che fanno da sentinelle mentre il resto del branco si nutre.
Durante l'estate, i cervi tendono a migrare ad altitudini maggiori, raggiungendo le praterie in quota, dove il cibo è presente in maggiori quantità.