Il massiccio del Monte Rosa e le sue cime
Il Monte Rosa, visto dal versante est
Il Monte Rosa è il massiccio montuoso più esteso delle Alpi, il secondo per altezza dopo il Monte Bianco, nonché quello con l'altitudine media più elevata (vi appartengono 9 delle prime 20 cime più alte della catena alpina). Il Monte Rosa si colloca nelle Alpi Pennine (Nord-Occidentali) tra Italia (al confine tra Valle d'Aosta e Piemonte) e Svizzera.
Il toponimo italiano Monte Rosa non deriva dalle tinte rosa che colorano il massiccio all'alba come si potrebbe pensare, ma piuttosto dal latino rosia, che significa "ghiacciaio". Quindi possiamo "tradurlo" con Montagna di Ghiaccio ed effettivamente ancora ai nostri giorni il Monte Rosa è ricco di ghiacciai.
Nel versante di Macugnaga potete tranquillamente vedere da vicino il Ghiacciaio del Belvedere. Il Monte Rosa è particolarmente famoso per la sua parete est, ovvero il versante di Macugnaga, la parete a più alta prominenza delle Alpi e l'unica di dimensioni himalayane.
Il massiccio è famoso per le sue numerose vette oltre i 4.000 e le quattro punte più alte appartengono tutte alla parete est, visibile da Macugnaga:
Punta Dufour – 4.634 m
Punta Nordend – 4.609 m
Punta Zumstein – 4.563 m
Punta Gnifetti – 4.559 m
La Punta Dufour è la vetta più alta del gruppo, visibile soltanto dall'abitato di Macugnaga, intitolata in omaggio al Generale svizzero e grande cartografo Guillaume-Henri Dufour (1787 - 1875).
La Punta Nordend si presenta con due creste principali. Una scende verso sud e, passando attraverso la Sella d'Argento arriva alla Punta Dufour; la seconda, detta Cresta di Santa Caterina, continua verso nord abbassandosi ed arrivando allo Jägerhorn.
Sulla Punta Zumstein sono stati aperti grandiosi itinerari oggi non più percorribili a causa dell'enorme distacco di ghiaccio verificatosi sotto il gruppo di rocce chiamate dalle guide di Macugnaga "occhio della Zumstein". La montagna fu intitolata a Joseph Zumstein che con altri la raggiunse nel 1820.
La Punta Gnifetti porta il nome di Giovanni Gnifetti, parroco di Alagna Valsesia che per primo ne raggiunse la vetta. Il nome tedesco Signalkuppe (che in Italiano veniva tradotto con "Cima del Segnale") deriva dalla presenza di un obelisco roccioso che ne caratterizzava l'aspetto prima che venisse demolito durante la costruzione della Capanna Regina Margherita, il rifugio alpino più alto d'Europa.