Frazioni di Ceppo Morelli

Frazioni di Ceppo Morelli

Tra le frazioni di Ceppo Morelli, Mondelli, Borgone e Campioli meritano certamente una visita e racchiudono il perfetto mix di cultura, natura e tradizioni alpine.

Mondelli è un piccolo nucleo abitato circondato da verdi boschi, punto di partenza ideale per escursioni tra pascoli di alta quota e antichi alpeggi. Il torrente che delimita il confine della frazione con il territorio di Macugnaga, ricco di pozze naturali e cascatelle, è un vero paradiso per gli amanti del canyoning.

Nella piazzetta di Mondelli cattura l'attenzione una costruzione molto particolare, edificata da Giovanni Jacchetti, fabbricante di specchi e vetri, e conosciuta come Casa degli Specchi. All'esterno reca lo stemma della città di Bordeaux con la data 1840/7, mentre l'interno (non visitabile) ospita una riproduzione in piccolo della sala degli specchi di un palazzo reale francese: è la Versailles di Mondelli.
La frazione – in passato molto popolata in ogni stagione – era un piccolo mondo rurale autonomo, con la scuola, il bar e un piccolo spaccio che serviva gli abitanti. Sussistenza era la parola chiave: una terra generosa permetteva di coltivare orti rigogliosi e due mulini consentivano di macinare cereali e frutti.

Borgone è località antica e affascinante, di certo una delle più belle frazioni della Valle Anzasca, le cui origini risalgono al XIII secolo. Tra le sue splendide case in pietra spicca l'oratorio, in origine semplice cappella edificata intorno all'anno 1000, nel corso dei secoli ampliato, rifinito e arricchito, affiancato poi dal bel campanile del 1722.

Un tempo densamente popolato, Borgone oggi conta una quarantina di residenti stabili. Nonostante questo, il paese è estremamente curato e, da sempre, molto vivace: numerose infatti le attività che hanno saputo mantenere vivo il paese, anche quale base d'appoggio per le famiglie che “caricavano gli alpeggi” con il bestiame. Oggi Borgone conserva i ricordi del passato, attraverso un legame molto forte con le proprie radici: sono infatti ancora molto sentite alcune tradizioni, come l'incanto dell'offerta, detta “del Presepio”, la riffa del fazzoletto o dell'ombrello e l'incanto del “buttero della Madonna”.

E ancora... le streghe, che in passato volavano nel cielo sopra Borgone. Da sempre i racconti degli abitanti narrano di queste donne dedite a pratiche magiche: le vedevano ballare e cantare sul ponte dul Fiuron che attraversa il torrente Anza o sul grande noce secolare. Verità o leggenda?

Campioli è stata sede di stabilimenti minerari legati all'oro (l'intera Valle Anzasca è stata protagonista di decenni di attività estrattiva) ed è anche località di partenza del suggestivo “Sentiero dei Minatori” che raggiunge il nucleo di Crocette (anche conosciuta come “Città Morta”) in Val Quarazza, toccando numerosi luoghi della storia mineraria di questa porzione di Valle Anzasca. L’itinerario porta sui luoghi più significativi dell’estrazione e della lavorazione del minerale aurifero: è possibile incontrare imbocchi e tracciati di gallerie, impianti di trasporto, depositi di materiali e alloggi delle maestranze.

Infine, il Santuario del Croppo, che sorge nell'omonima frazione di Ceppo Morelli. La sua Cripta, meglio conosciuta come la Capéla dla pòsa, si trova sotto la chiesa, lungo la strada, all'ombra di una grande paulonia, ed è avvolta ancor oggi da una patina di fascino e mistero. Il suo nome “Cappella della possa”, del riposo, deriva da alcune testimonianze storiche. Nei lunghi inverni di un tempo, quando le nevicate erano abbondanti, gli abitanti di Ceppo non potevano trasportare i propri cari defunti fino al cimitero di Pietrasanta, l’attuale Pieve Vergonte, e l'originaria cappelletta che sorgeva al posto dell'attuale Santuario, veniva utilizzata come obitorio. Rappresentava però anche una sosta per i cortei funebri provenienti da Macugnaga o dagli altri paesi dell'alta valle: le salme venivano posizionate ne "la Capéla dla pòsa" e i portantini potevano così rifocillarsi nella vicina osteria.