Flora d'alta quota

Flora d'alta quota

L'ambiente d'alta quota presenta condizioni climatiche molto estreme e di conseguenza la biodiversità vegetale ha dovuto trovare vari e straordinari modi per adattarsi alle condizioni rigorose di questo clima. Il clima alpino è la risultante di numerosi fattori climatici, quali la temperatura, il vento, il sole, la copertura nevosa e la pressione atmosferica. Queste piante presentano spesso adattamenti simili, come i fiori dai colori sgargianti per attrarre gli insetti impollinatori nel breve periodo estivo, le foglie carnose per conservare acqua laddove le caratteristiche del suolo lo consentono o anche la presenza di peluria sulle foglie utile a trattenere l'umidità ed infine radici ancorate in profondità.

Una buona componente di queste piante ha una distribuzione artica; sono, infatti, piante tipiche della tundra, arrivate al sud durante le glaciazioni, che hanno trovato “rifugio” sulle montagne. Ne sono un esempio:

  • La Silene a cuscinetto (Silene acaulis)

  • La Sassifraga a foglie opposte (Saxifraga oppositifolia)
  • Il Salice erbaceo (Salix herbacea)
  • Il Camedrio alpino (Dryas octopetala)
  • Il Ranunculo glaciale (Ranunculus glacialis), detentore del record altitudinale europeo, 4270 m sulle Alpi Bernesi, mentre sulle Alpi Pennine raggiunge i 3700 m del Colle Signal

Rispetto all'ambiente artico si può dire che l'irraggiamento solare più forte consente l'insediamento anche ad altre specie, le quali con il tempo si sono adattate alla vita in alta quota; queste si chiamano orofite in quanto le si possono rinvenire solo in alta montagna. Le più diffuse sono:

  • La Linajola alpina (Linaria alpina)
  • La Genziana di Koch (Gentiana acaulis)
  • La Genzianella (Gentiana verna)
  • L'Anemone alpino (Pulsatilla alpina)
  • L'Ambretta strisciante (Geum reptans)
  • Il Genepì bianco (Artemisia umbelliformis), più raro e di particolare pregio

Queste citate sono solo alcune delle tante specie, molte dai colori e dall'aspetto particolare. Data la loro unicità, i più appassionati dovrebbero munirsi di una guida all'identificazione tascabile e partire per una caccia di fotografie senza, ovviamente, danneggiare i soggetti.