Miniere dei Cani (1475 mt.)

Miniere dei Cani (1475 mt.)

Vanzone con San Carlo

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Le origini medievali

Le prime notizie certe sulle miniere risalgono al Medioevo, quando la zona era dominata dai familiari di Facino Cane, capitano di ventura al servizio dei Visconti. In questo periodo iniziarono le attività di sfruttamento nelle miniere sopra San Carlo e Vanzone, note come “miniere dei Cani”.

Rivolta e cambio di gestione

Nei primi anni del 1400, una rivolta violenta portò alla cacciata della famiglia dei Cani e all’abbandono temporaneo delle miniere. Successivamente, l’attività riprese vigore e nel 1481 la gestione passò alla famiglia Borromeo, che la mantenne fino all’inizio del XIX secolo.

Espansione mineraria

Lo sfruttamento si intensificò nel XVII secolo con l’inizio degli scavi delle gallerie, che si estendevano lungo tutta la valle, da Ceppomorelli a Macugnaga. Dopo i Borromeo, la proprietà passò a cercatori locali e, nella seconda metà dell’Ottocento, alla The Pestarena Gold Mining Company Ltd di Londra.

Declino e chiusura

Questa società creò uno dei più importanti complessi minerari d’Europa. Nel 1902 la proprietà fu venduta alla ditta Pietro Maria Ceretti e, nel 1938, ceduta allo Stato. Dopo la seconda guerra mondiale i filoni si esaurirono progressivamente e nel 1961 le miniere furono chiuse definitivamente.

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