Chiese minori della Valle Anzasca
Antiche mulattiere, percorsi immersi nel verde e comodi sentieri sono costellati da piccoli luoghi di culto che impreziosiscono il già ricco panorama delle testimonianze di fede della Valle Anzasca.
Oltre alle celebri chiese e ai santuari mete di pellegrinaggi, le località della bassa valle offrono infatti anche itinerari piacevoli alla scoperta di oratori, cappellette votive e minute chiese che confermano quanto la devozione popolare sia stata e sia ancora oggi molto forte in queste terre di montagna.
Sono decine gli edifici che si incontrano, oltre che nei centri storici delle località, anche nelle innumerevoli frazioni di Calasca Castiglione, Bannio Anzino, Vanzone con San Carlo e Ceppo Morelli: la visita si trasforma quasi in una caccia al tesoro, alla ricerca delle piccole testimonianze architettoniche e artistiche sorte nel corso dei secoli.
Calasca Castiglione
Oltre alla Cattedrale tra i boschi e al Santuario della Madonna della Gurva di Calasca e alla Chiesa Parrocchiale di Castiglione, dedicata a San Gottardo, nel territorio calaschese sorge l'Oratorio del Ri, che sorge accanto al Rio Scarpignano, chiamato popolarmente Ri; ai quasi 1.000 metri di altitudine della località Sassello, su una rupe panoramica, si erge l'omonimo oratorio; la piccola chiesa di Barzona dedicata a San Carlo Borromeo è invece la più antica della parrocchia di Calasca. Anche la località di Calasca Dentro ospita un grazioso oratorio, così come l'Alpe Quaggiui e la frazione di Vigino. La Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie, nella splendida località di Colombetti, è la più antica del paese, mentre quella di “Fontana fredda” dedicata alla Madonna del Buon Consiglio sorge lungo la mulattiera che porta a Pecciola. Molto elegante l'Oratorio di Ielmala e numerosi altri piccoli luoghi di culto, cappelle ed oratori, sorgono nelle località di Molini, Porcareccia, Olino e Drocala.
Bannio Anzino
La Parrocchiale dedicata a San Bartolomeo e il Santuario della Madonna della Neve meritano una visita approfondita, ma l'intero territorio di Bannio Anzino offre al visitatore anche un ricco panorama di piccoli oratori che diventano il possibile fil rouge per una piacevole scoperta del territorio. A partire da Pontegrande, con la Chiesa ultimata nel 1670 e dedicata ai Santi Pietro e Paolo, fino ad Anzino, che accoglie la Chiesa del Ri (il 15 agosto di ogni anno qui si celebra la festa della Vergine Maria) e, nella piazza Municipale, il bel Santuario di Sant'Antonio, meta di devoti pellegrinaggi per il quadro miracoloso dedicato al Santo di Padova, nella cappella a sinistra.
La Chiesa di Santa Maria Annunziata (secolo XVII) sorge invece nel vicolo Santa Maria di Bannio.
Accanto alla Parrocchiale di San Bartolomeo sorge la Chiesa, oggi sconsacrata e sede del Museo dell'Immateriale, di Santa Marta.
La chiesetta più affascinante è forse quella dello splendido alpeggio di Soi: dedicata a San Bernardo, fu eretta nel 1652 ed è oggi visitabile solo a settembre in occasione della tradizionale festa dell'alpe.
Vanzone con San Carlo
Anche Vanzone e San Carlo accolgono numerosi esempi di fede popolare: oratori e chiese che costellano il territorio comunale e costituiscono una rete di ben nove strutture di culto.
A partire dalla Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina di Vanzone che spicca per il pregevole altare maggiore in marmo policromo, gli affreschi cinquecenteschi sotto il portico e la porta maggiore in legno di noce scolpito raffigurante il martirio di Santa Caterina. A Vanzone sorgono anche l'Oratorio dei Santi Rocco e Michele e quello dell'Annunziata.
Anche San Carlo ha la sua Parrocchiale, dedicata ovviamente a San Carlo, arricchita all'esterno da una Via Crucis con affreschi del pittore valsesiano Lorenzo Peracino.
Passando alle frazioni del piccolo centro della Valle Anzasca, a Pianezza si incontra la Chiesa dei Santi Giulio e Filippo, a Ronchi Dentro l'Oratorio di San Giuseppe, a Roletto quello dedicato a Santa Lucia e San Ignazio da Loyola. Valleggio ospita l'Oratorio della Madonna d'Oropa e infine all'Alpe Ronco, sopra San Carlo, sorge quello intitolato alla Madonna del Ronco.
Ceppo Morelli
Edificata nel XVII secolo, la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista è il luogo di culto principale di Ceppo Morelli. Imponente, specie se si inquadra all'interno di un territorio rurale e montano come quello della Valle Anzasca, fu affrescata nel corso del XX secolo dal noto pittore Giuseppe De Giorgi, nativo di Ceppo Morelli.
Nell'interno a tre navate meritano uno sguardo approfondito il pulpito, il maestoso altare e l'urna in lamine d'argento, contenente una spina della corona del Cristo e oltre cento reliquie.
Nella frazione Croppo sorge invece il Santuario in cui si venera la statua di Maria Bambina. Recentemente coinvolto da importanti interventi di manutenzione e restauro, il Santuario, datato 1617, è affiancato da due grandi alberi, una splendida paulonia e un secolare tiglio.